Print This Post Print This Post

ECOLOGIA - A spasso per le metropoli per esplorare, conoscere e ri-costruire la natura urbana

“Urban nature”, domani con il WWF per dare spazio alla biodiversità in città

Un agglomerato di trulli in contesto urbano nella Murgia dei trulli (foto web)
Un agglomerato di trulli in contesto urbano nella Murgia dei trulli (foto web)

Un agglomerato di trulli in un contesto urbano nella Murgia dei trulli (foto web)

Generare un modo di pensare gli spazi urbani dando più valore alla natura. Promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità. Sono questi alcuni degli obiettivi di Urban nature, l’iniziativa su tutto il territorio nazionale dedicata per tutta la giornata di domani, domenica 15 ottobre, dal WWF Italia alla natura urbana, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) e con CSMON-LIFE e che invita i cittadini a esplorare, conoscere e ri-costruire (laddove sia assente o poco curata) la biodiversità delle metropoli.  
Il WWF quest’anno inaugura un nuovo appuntamento pensato per le città: l’invito è rivolto a famiglie, bambini, giovani, studenti universitari, appassionati di natura, pubblico che frequenta i parchi, turisti e le tante comunità locali già attive da anni sul territorio in azioni concrete di difesa della natura.  Il contatto con il verde urbano è, infatti, spesso l’unica occasione per vivere la natura nel quotidiano, per conoscere la biodiversità e per comprendere gli aspetti peculiari dei servizi della natura che rendono sostenibili i nostri spazi urbani.
Il numero di persone che vive in città è in continuo aumento: nel 2009 la quota della popolazione mondiale residente nelle aree urbane ha superato la soglia del 50% e le previsioni indicano che entro il 2050 le città ospiteranno oltre il 70% della popolazione complessiva. In Europa, già oggi il 70% della popolazione vive nelle aree urbane ed entro il 2020 l’Unione Europea stima che la quota di popolazione che vivrà in aree urbanizzate salirà all’80%. Anche l’Italia non fa eccezione: la maggior parte dei suoi oltre 60,5 milioni di abitanti abita nelle (o intorno alle) grandi città. Secondo i più recenti dati Istat (2016) il verde urbano rappresentava nel 2014 il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia. Ogni abitante ha a disposizione, in media, 31 metri quadrati di verde urbano, ma nella metà delle città italiane (per quasi 11 milioni di persone, il 60% della popolazione urbana) tale estensione è molto più contenuta (inferiore a 20 metri quadrati) e in 19 città (per 2,2 milioni di cittadini) non raggiunge la soglia dei 9 metri quadrati obbligatori per legge.
Un ambiente urbano in ‘buona salute’ è capace di ‘regalare’ bellezza, benessere, protezione, aria e acqua pulita e perfino cibo. Per questo è stato coniato anche il termine ‘città generose’: un esempio fra tutti il proliferare di orti urbani e giardini condivisi tra comunità, a dimostrazione che le nostre città rappresentano anche una fonte di cibo e sussistenza e di spazi per la socialità, lo scambio e l’accoglienza.
Vivere in città biodiverse significa che la natura negli spazi cittadini si nasconde ovunque, non solo nei parchi urbani, ma anche nelle piazze, nei giardini di scuola, sui ruderi o sui tetti delle stazioni, nei giardini condivisi fino al balcone di casa. La fauna degli spazi urbani è ricchissima: dai rondoni, grandi mangiatori di insetti ai falchi come il gheppio o il falco pellegrino, e poi volpi, scoiattoli, ricci, pipistrelli, farfalle e coccinelle. Un vero e proprio caleidoscopio di animali cittadini che beneficiano di spazi verdi o di piccoli anfratti nascosti. Ma la biodiversità delle città è soprattutto legata alla vegetazione presente, alberi e arbusti, persino alberi monumentali, che rigenerano ogni giorno l’aria che respiriamo.
Grazie all’impegno dei volontari del WWF Trulli e Gravine verrà realizzato un programma ricchissimo che si svolgerà nei comuni di Martina Franca e Mottola. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con il C.S.V. Taranto nell’ambito dell’invito 2017. Sarà una vera e propria festa del volontariato che ha visto l’adesione di numerose associazioni del territorio.
All’evento di Martina Franca parteciperanno:  AIDA, AMAR down, Legambiente, Slow Food Trulli e Gravine, Università Dell’Età Libera, Pro Loco Martina Franca,   Moto Club San Martino, Club per l’Unesco Taranto. L’evento patrocinato dal Comune di Martina Franca si svolgerà in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Martina Franca.

Stampa

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.

*