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APRICENA (FOGGIA) - Ricordando Lillino Tantimonaco… il poeta cercatore di tracce

Alla ricerca del tempo passato con i versi ad personam di un poeta-maresciallo

IL Castello di Apricena
IL Castello di Apricena

Il Castello di Apricena

di Natia Merlino

Oggi parliamo di cultura poetica popolare e precisamente di Lillino Tantimonaco, poeta “cercatore di traccia” ad Apricena, in provincia di Foggia.
Ad Apricena, un comune di circa 13 mila abitanti, che fa parte del parco nazionale del Gargano e noto per la presenza di cave per la cosiddetta pietra di Apricena,  si è infatti ricordato Lillino Tantimonaco nel giorno del suo compleanno, il 16 aprile scorso. Avrebbe compiuto 95 anni, ma il 24 settembre 2022 ha purtroppo lasciato la sua comunità.
Lillino però c’è, di lui resta la cultura popolare di cui ha permeato il piccolo paese del Gargano, tanto da essere riconosciuto “Cercatore di traccia” dalla “Rete Italiana di Cultura Popolare di Torino” nel dicembre 2014, grazie alla candidatura per il progetto dei “Testimoni di Cultura Popolare”, proposta dal sindaco Antonio Potenza e dall’Assessorato alla Cultura, con Anna Maria Torelli e Carla Antonacci.
Lillino Tantimonaco ha scritto con la volontà di trasferire il suo sapere e il passato di Apricena alle giovani generazioni, per cui il riconoscimento di “Cercatore di Traccia” gli è stato attribuito per la sua opera di trasmissione della cultura tradizionale apricenese, per la valorizzazione dei mestieri, per la sua opera di divulgazione del dialetto, a cui ha ridonato dignità, per la sua imperitura testimonianza dell’antico sempre nuovo.
L’assessorato alla Cultura aveva prospettato con Lillino il progetto “La Biblioteca delle tradizioni popolari apricenesi”, che vedrà una realizzazione a lui postuma in suo onore e memoria.
La produzione culturale-locale di Tantimonaco è stata, negli anni, oggetto di premi, attestati, elogi e conferme. Con grande affetto e orgoglio di primo cittadino, Antonio Potenza, lo accompagnò, il 30 ottobre 2018, al ritiro dell’ennesimo premio “Concorso di Poesie in Vernacolo Pugliese, Menzione Speciale” della UIL Puglia.
Il cercatore di traccia elargiva le sue creazioni distribuendole quotidianamente ai conoscenti, esercizi commerciali, enti culturali! Sembra di rivederlo mentre estrae dalle tasche della sua giacca – si presentava in una eleganza curata e con un sorriso amabile – dei foglietti meticolosamente piegati e cercare quale si adattasse meglio alla persona con cui interloquiva in quel momento. Il martedì mattina, in particolare, era solito recarsi in Comune per regalare al sindaco una sua nuova composizione. Ogni giorno, poi, non mancava la sua consegna alla Biblioteca comunale “Nicola Pitta”, dove il suo scritto trovava degna collocazione nel quaderno della sua raccolta esposto in bella mostra su di un leggìo, in quello che è stato definito “L’angolo del Maresciallo”, a lui dedicato dal 2012. La Biblioteca comunale “Nicola Pitta” è stato uno dei luoghi, unitamente alla scuola, in cui Tantimonaco ha divulgato la “memoria”, in particolare ai bambini e agli adolescenti. Lillino lo ritrovavamo in Biblioteca comunale ogni pomeriggio per raccontare ai tanti giovani utenti il suo vissuto e le tradizioni e recitare le sue composizioni. Partecipava, anzi era il protagonista, di varie attività progettuali in biblioteca e nelle scuole, quali, ad esempio, le varie edizioni del laboratorio “Albero Letterario-Bibliografico, dalla Biblioteca  a Scuola”, per far rivivere il Natale del passato con poesie miste di parole dialettali e non, gli appuntamenti sulla rivisitazione dei mestieri antichi, sulla Festa della Madonna dell’Incoronata. Lillino si accompagnava ai vari, moltissimi autori che intervenivano ad Apricena, trovando e abbinando per ogni evento il suo spazio dialettale abbinato.
Sugli scaffali del Fondo locale della Biblioteca comunale sono collocati i suoi libri, catalogati e consultabili.
Perderlo ha significato perdere un amico, perdere una risorsa di idee innovative, perdere una fonte di conoscenze antiche, ma i suoi scritti raccontano e racconteranno della sua figura di maresciallo appassionato di cultura e conoscenza. Lillino ha arricchito il percorso culturale apricenese e rappresenterà sempre l’espressione della tradizione popolare, in questo caso di Apricena, quale custode di un vissuto, di ricordi.

Lillino Tantimonaco

Lillino Tantimonaco

Lillino Tantimonaco (all’anagrafe Michele Tantimonaco) nasce a Vieste il 16/04/1929 e, dopo la scuola di Avviamento professionale di tipo marinaro a Vieste, riveste la carica di Maresciallo 1° Cl. SPE “Scelto”. È vissuto in Apricena. È socio fondatore del Circolo Unione di Apricena. Il giornale mensile locale «Apricena Città Viva» ha pubblicato dal 2000 la rubrica “I Racconti del Maresciallo”, brani in prosa o rima, che Tantimonaco dedica alle tradizioni del passato apricenese, a volte con una riproduzione fedele alla realtà, a volte con una rielaborazione del ricordo: i racconti di Tantimonaco sono scritti in italiano e in dialetto: Nel 2001 pubblica L’acqua d’la sarol (Apricena 2001); Il 22 Giugno 2005, presso il Circolo Unione di Apricena, in occasione della presentazione del libro U’ Scazz’murredde di Joseph Tusiani, è relatore e divulgatore di sue poesie I uej’ d’la p’ìgnet, Quann, ed altre; Nel 2008 pubblica Marr’cord’. Racconti, memorie, poesiole quasi in vernacolo (Tipografia Tuttostampa, Apricena 2008), raccolta di mestieri del passato apricenese, in dialetto; Il 2 Ottobre 2013 Tantimonaco ha ricevuto un PREMIO per il dialetto nel “Concorso di poesie in vernacolo pugliese” edito dalla UIL Pensionati di Bari e della Puglia e dall’ADA con la poesia Fin’ a Quann’; Il 30 ottobre 2018 ha ricevuto il PREMIO “Concorso di Poesie in Vernacolo Pugliese, Menzione Speciale” edito dalla UIL Pensionati di Bari e della Puglia e dall’ADA.

Questo un ricordo di Apricena per il suo poeta cercatore di tracce:

A Lillino Tantimonaco

Nel ciel d’aprile

le tue rughe fra gli occhi
come nubi raccolte.
Sei una zolla nel sole

di questa terra,

di cui conosci

le stagioni, i sapori,

i risvegli,

i detti, i ridetti.

Giochi nel sole,
parli con noi,

allieti le scuole,

vivi tra i libri,

trionfi nei borghi.

Questa tua stagione,
tra il tuo chiuso silenzio

e il tuo più aperto sorriso,
è la tua forza.

Sei erba viva

Sei aria squisita

Sei radice selvaggia
Sei terra che nutre.

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