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Teatro & Cultura In Puglia da Bari a Lecce

Con Resist singing memories, la polvere di stelle del “Core meu” rivisitando Manzoni

Le donne nella Liberazione

Il 25 aprile con “Resist – Singing Memories” rievocando i canti legati alla lotta politica e al lavoro

Le donne nella Liberazione

Le donne nella Liberazione

Si è tenuto giovedì 25 aprile, alla Distilleria De Giorgi, a San Cesario di Lecce, “Resist – Singing Memories”, una serata per celebrare l’Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
L’appuntamento è stato il terzo del progetto internazionale “E.T.E.R.I.A. – Enhance Transborder Experiences, Rebuild Interactions of Artists”, sostenuto dal programma Creative Europe promosso da ITI Italia con la collaborazione di Astràgali Teatro.
Il canto è diventato strumento di denuncia sociale e di resistenza della memoria storica attraverso lo sconfinato repertorio dei canti di lotta e resistenza italiani, ad interpretarli Anna Cinzia Villani, Fabio Tolledi, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo e Matteo Mele della compagnia Astràgali Teatro.  Attraverso i brani della tradizione popolare si ricordano gli orrori della guerra, che purtroppo ritornano ai nostri giorni, gli ideali delle battaglie politiche e del lavoro, il sacrificio di migliaia di persone per affermare i valori di libertà, uguaglianza e rispetto, nella speranza della costruzione di un futuro in cui finalmente gli uomini e le donne non sono sfruttati da altri uomini e altre donne.

Con “Polvere di stelle” ultimo appuntamento a L’Eccezione rievocando i 50 anni di attività teatrale 

Immagine Sabato 27 Aprile, alle ore 18,30, presso L’Eccezione – Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la 49^ stagione artistica di Puglia Teatro  e 22^ de L’Eccezione, con il patrocinio del Ministero della Cultura e con la direzione artistica di Rino Bizzarro, quarto ed ultimo appuntamenti-spettacolo dell’interessantissimo ciclo “Polvere di stelle”, con un incontro che è anche il finale della stagione e sarà dedicato a “Cinquanta domani – Nozze d’oro per Puglia Teatro”, in occasione dei cinquant’anni di attività teatrale e culturale di Puglia Teatro che ricorreranno nella prossima stagione artistica 2024/2025.
A L’Eccezione l’ultimo appuntamento della stagione, è stato lasciato volutamente aperto all’incontro e al dibattito fra i responsabili della struttura e tutto il pubblico partecipante, per discutere insieme su quello che è stato fatto fino ad oggi, ma soprattutto su quello che tutti insieme si intende fare e realizzare in futuro, in un piccolo centro teatrale e culturale, che però tanto piccolo non è (lo sarà solo per i metri quadrati) se recentemente è stato  insignito del prestigioso Premio Nazionale di Teatro “Franco Enriquez” per l’attività teatrale professionistica, (il più importante riconoscimento nazionale del settore) e che quindi ha delle responsabilità anche nei confronti di chi ha visto ne L’Eccezione un punto di luce nella Città di Bari e nella Regione.
Pertanto sono invitati a partecipare tutti, portando senza indugio anche critiche costruttive, idee e proposte che potrebbero essere recepite e realizzate nella prossima stagione artistica, che è la cinquantesima (!) di Puglia Teatro; un appuntamento del genere non capita tutti gli anni.
Ci si aspetta di trovare interlocutori attenti ed intelligenti, come del resto sempre è avvenuto in passato, per avere una ulteriore maggiore spinta volta a continuare un cammino che al giro di boa dei cinquant’anni si proietta ancora verso un futuro di cambiamento e di rinnovamento.

Dal 18 al 20 luglio lo spettacolo “Core meu” in piazza Duomo a Lecce. Sul palco Le Ballets di Montecarlo.

Coremeu - postLa danza classica della Compagnie Les Ballets de Monte Carlo incontra la musica di Antonio Castrignanò & Taranta Sounds: giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 luglio in Piazza Duomo, nel cuore barocco di Lecce, approda per la prima volta in Italia lo spettacolo “Core Meu”. La creazione originale del coreografo Jean-Christophe Maillot, direttore artistico dell’importante compagnia del Principato di Monaco fondata nel 1985, con i costumi di Salvador Mateu Andujar, evoca trance e sacrificio.
Lo spettacolo, dopo un primo travolgente esperimento nel 2017 che coinvolse nelle danze anche il pubblico e l’esordio ufficiale nel 2019 al Grimaldi Forum di Monaco, fonde la tecnica “sulle punte” e la pizzica (variante salentina della tarantella) trasportando lo spettatore al centro del mar Mediterraneo. Circa cinquanta ballerine e ballerini si muoveranno al ritmo incessante e viscerale del tamburello, evocando le origini dell’antica danza popolare, usata, fino allo sfinimento, come rimedio contro l’ipotetico e metaforico morso della tarantola. L’amore, il desiderio e la morte sono temi che Maillot ha esplorato nel corso della sua quarantennale carriera. Né classico né contemporaneo, concepisce infatti la danza come un dialogo in cui la tradizione, l’avanguardia e altri linguaggi artistici non si escludono più a vicenda. Il coreografo rielabora, ancora una volta, il registro accademico per allinearlo ai tempi, alle preoccupazioni e alle emozioni contemporanee.

“Manzoni senza filtro” con Manuela De Meo è un rocambolesco viaggio tra le pagine dei “Promessi sposi”

Manzoni senza filtro 2Prosegue Unica – Fuoribordo, seconda stagione per il pubblico di tutte le età di teatro, musica, danza, mostre, laboratori, incontri di Nasca – Il teatro in via Siracusa 28 a Lecce, realizzata con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, con il sostegno del Comune di Lecce e della Fondazione AMI – Alta Mane Italia e in collaborazione con numerose realtà del territorio. Venerdì 26 aprile alle 20:30  in scena lo spettacolo “Manzoni senza filtro” di e con Manuela De Meo, scritto con la collaborazione di Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi. Un funambolesco viaggio tra le pagine dei Promessi Sposi dove c’è spazio per sorprendersi, ridere, commuoversi e indignarsi. Lo spettacolo è guidato da una narrazione da cui emergono scene del testo originale agite secondo uno stile affabulatorio. La riscrittura, che rispetta lo stile e la profondità dell’opera originale, permette l’avvicinamento ad un linguaggio e di un’impianto narrativo d’altri tempi. Vengono messi in luce gli aspetti più comici e grotteschi della scrittura manzoniana e la critica politica nascosta dietro un apparente lieto fine che si fa tragico nella cruda realtà della peste. Lo spettacolo, in diretto dialogo con il pubblico, parte da un incitamento alla lettura che svela immediatamente la chiave ironica che caratterizza l’affabulazione dell’intera vicenda. Il criterio seguito per comprimere l’opera nella durata di un’ora è stato mettere in luce gli aspetti più comici e grotteschi di alcune scene e la critica politica nascosta dietro un apparente lieto fine che si fa tragico nella cruda realtà della peste. Partendo quindi dai personaggi più comici come l’avvocato Azzecca-garbugli e il gran cancelliere Antonio Ferrer, il tono si fa a mano a mano più drammatico con la struggente storia della monaca di monza fino all’apice tragico della peste che devasta Milano. Si fa chiara la visione critica nei confronti di un potere politico che, pur di raggiungere i prorpi interessi, “chiude un occhio” sulle avvisaglie del contagio permettendo il dilagare di un’epidemia rovinosa. La funzione della tanto centrale Divina Provvidenza assume allora un tono di speranza innocente di fronte alla totale mancanza di responsabilità politica.

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