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Da poco nelle librerie l'ultima fatica lettereria di Francesco Caroli, un romanzo

«Il Tarlo»: un amore tradito e la voglia di ritrovarsi. Ogni lettore potrà scrivere da solo il «suo» finale

«Si soffermò per diverso tempo sull’ultima pagina, sul volto di una donna che pubblicizzava occhiali da sole griffati» a pag. 164. (Immagine pubblicitaria del 2010 di una nota marca di occhiali da sole griffati, facilmente reperibile sul web

di Oreste Roberto Lanza

Un romanzo – «Il Tarlo» – è l’ultima fatica letteraria dello scrittore pugliese Francesco Caroli. In 274 pagine si attraversano vari aspetti della vita quotidiana: dall’amore, con le sue complicanze, alle diverse relazioni umane, di lavoro e sociali, unite a una indissolubile idea di libertà, di pensiero e di sentimenti. In una sola parola, quello che scorre nella trama del racconto, è la vita. Il protagonista del libro resta comunque l’amore, che ben si lega al pensiero di un adagio: «Chi ama, crede nell’impossibile”. L’impossibile, in questo caso, di trovare e ritrovare la bellissima Silvia.

La copertina de IL TARLO

La copertina de IL TARLO

Da poco nelle librerie (lo si può prenotare anche online), con il Tarlo, edito dal Gruppo CTL di Livorno, l’autore-giornalista martinese fa un salto di qualità nella sua scrittura, continuando comunque a interessare e deliziare i suoi lettori di scritti appassionati, a tratti emozionanti, colmi come sempre di contenuti, ponendo, come in questo caso, interrogativi, anche esistenziali, importanti su cui riflettere. Sono pagine, quelle scritte da Caroli, con uno stile essenziale, accurato, coinvolgente, che trasportano automaticamente il lettore sul set virtuale del racconto, facendolo diventare senza volerlo spettatore vivo e attivo delle dinamiche – sentimentali e non – di Silvia, Giulio e della piccola Sofia, con i punti di vista dei personaggi principali (due donne e dieci uomini) che si alternano a ritmo frenetico e a volte sconcertante per i colpi di scena.
La trama, in poche battute: la crisi sentimentale di una coppia borghese va in scena in un resort sul Gargano, nella splendida Puglia, in pieno ferragosto. Inaspettata è la ripartenza di Giulio, che dopo appena un giorno di vacanza lascia da sola la moglie, Silvia, con la figlioletta Sofia. La donna appare quasi indifesa al cospetto di occhi indiscreti, e soprattutto dal desiderio non sempre controllabile di diversi uomini, pronti a tutto pur di mettere le mani sulla bellissima trentasettenne romana. Da parte sua, il marito di Silvia, Giulio, si fa travolgere, quasi con leggerezza, dalle tentazioni di belle e affascinanti donne che lo circondano strettamente all’interno del suo mondo lavorativo. Attimi di sesso che in alcuni momenti rivelano circostanze dove l’innamoramento diventa una spirale dalla quale uscirne indenni appare complicato.
Nelle pagine successive, entra in scena – inaspettata – la ricerca della verità, che si tinge di giallo per via di un inspiegabile e stressante sentimento di gelosia (un vero e proprio tarlo) che man mano fa capolino tra i cupi pensieri di Giulio, divenendo per lui una sorta di incubo. L’uomo, attraverso un’assurda indagine, cerca di capire se Silvia è ancora innamorata di lui e se le è rimasta fedele durante i giorni della sua lontananza. Intorno a questa storia d’amore coniugale, diversi personaggi affiorano all’improvviso dalle pagine, nel contempo protagonisti e comparse, consiglieri e, in alcuni momenti, persone con una incontrollata sensualità peccaminosa. Una storia ben articolata che si innesta nel quotidiano della nostra attualità, raccontata con tempi rapidi e precisi; con parole ben calibrate ed essenziali, con personaggi che in alcuni casi ci riportano a quelli veri della nostra moderna vita quotidiana. Un libro diverso dal solito, dove alla fine sarà lo stesso lettore che dovrà scriverne il finale. Ognuno potrà autonomamente decidere per una lieta conclusione, con un ritrovarsi da parte di Silvia e Giulio, oppure per quello meno accattivante, di un reciproco lasciarsi andare nella dimenticanza completa, di una donna e un uomo che in fin dei conti si sono sempre amati.

«Si soffermò per diverso tempo sull’ultima pagina, sul volto di una donna che pubblicizzava occhiali da sole griffati» a pag. 164. (Immagine pubblicitaria del 2010 di una nota marca di occhiali da sole griffati, facilmente reperibile sul web

«Si soffermò per diverso tempo sull’ultima pagina, sul volto di una donna che pubblicizzava occhiali da sole griffati», a pag. 164 de IL TARLO. (Immagine web del 2010 di una nota marca di occhiali da sole).

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