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GLI SCACCHI - Un pratica ormai diffusa a livello mondiale che coinvolge milioni di persone

Non chiamatelo soltanto un gioco

La regina degli scacchi (imagine internet)

di Valeria Meli

ImmagineNessuna distinzione tra sesso, età, classe sociale, professione. Giocando puoi migliorare concentrazione,  capacità logiche, memoria, creatività e intuito. Stiamo parlando degli scacchi, il gioco che, da millenni, appassiona milioni di persone in tutto il mondo.
Inventato probabilmente nel sesto secolo, non ha mai visto il tramonto, anzi, sulla scorta del successo determinato dalla diffusione della serie televisiva La regina degli scacchi, il numero dei giocatori è aumentato vertiginosamente, come confermato dalle iscrizioni alle piattaforme per il gioco online e dal  numero delle vendite delle scacchiere. Non un fenomeno da poco se si considera che oggi si parla appunto di “scacchi-mania”.
Ma se il gioco gode ormai di una grande fama, la sua storia è poco nota. La prima versione degli scacchi sarebbe nata in India con il nome di chaturanga. Pare che si trattasse di una simulazione di uno scontro tra due eserciti. Non si è mai saputo chi l’abbia inventato, ma circola la leggenda che parla di un uomo, Sissa Nassir, che donò il gioco a un re persiano.  Di questo aneddoto abbiamo una testimonianza scritta perché ne parla anche da Dante nella Divina Commedia.
Gli appassionati di scacchi non hanno dubbi sul potenziale del gioco, ma ciò che sorprende è che anche l’ONU lo annovera tra le attività in grado di «cambiare le prospettive, i pregiudizi e i comportamenti, nonché di inspirare le persone, abbattere le barriere razziali e politiche, combattere la discriminazione, stemperare i conflitti e, di conseguenza, contribuire a promuovere l’educazione, lo sviluppo sostenibile, la cooperazione, la sostenibilità, l’inclusione e la salute ad ogni livello, locale, regionale e internazionale».

La regina degli scacchi (imagine internet)

La regina degli scacchi (imagine internet)

Come disse lo scrittore francese Pierre Mac Orlan, “Si vivono più avventure su una scacchiera che su tutti i mari del mondo”.

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